5 caratteristiche del genitore narcisista

Abbiamo trattato più volte l’argomento del narcisismo, se ne parla molto in rete; un argomento evidentemente di grande interesse, tuttavia anche molto fraintendibile. Si parla molto di narcisismo nell’ambito della coppia, quindi fra partner, si discute però meno del genitore narcisista, che caratteristiche ha, che danni fa, eccetera. Proviamo quindi a trattare questo argomento con lo spirito sintetico necessario per i video internet, proviamo a stilare cinque punti, cinque caratteristiche del genitore narcisista.

Prima di tutto il genitore narcisista si realizza tramite il figlio se ce n’è uno. Se ce n’è più di uno tende a sceglierne uno nel quale vede soggettivamente delle caratteristiche che gli piacciono di più, che potrebbero facilitare la sua realizzazione grandiosa ma non quella del bambino, bensì la realizzazione grandiosa del genitore. Infatti il genitore narcisista non cercherà di capire quali siano le inclinazioni e le potenzialità specifiche del figlio ma forzerà il figlio a realizzare la propria dimensione narcisistica, ovviamente ponendolo sotto una grossa pressione psicologica.

Secondo punto, l’esaltazione dell’immagine. Nell’era di internet, nell’ara dei social, i genitori narcisisti hanno la possibilità di esibirsi di fronte al mondo come genitori, quindi mostrare esplicitamente quanto siano bravi come genitori, quante cose facciano, quanto siano belli i loro figli e, implicitamente, in una maniera indiretta e anche sadica, far sentire eventualmente in difetto gli altri genitori. Questa cosa non va fraintesa: tutti i genitori sono entusiasti dei propri figli e delle proprie azioni, tuttavia il genitore narcisista fa di ciò un lavoro social, portando questa dimensione dell’esaltazione del sé e della propria genitorialità, allo stato dell’arte.

La manipolazione, terzo punto. Così come, nell’ambito di coppia, il narcisista manipola il partner (ma questo non avviene solo nella coppia ma anche con tutte le persone che ha intorno), così fa anche nella genitorialità. Il genitore narcisista userà tutti i mezzi che di solito usa il narcisista: l’aggressività, la manipolazione indiretta, il far sentire in colpa per piegare alla propria volontà il figlio. “Se non sei così come dico io, se non fai così come ti dico, io non ti amerò abbastanza”; il messaggio in pratica è questo “tu non sarai abbastanza bravo”. Il bambino quindi vive con una spada di Damocle sulla testa, con questo ricatto costante dell’adesione ai desideri narcisistici del genitore altrimenti il rischio è perdere l’attenzione, l’ammirazione ed altro.

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Quarto punto l’attenzione, che c’è e non c’è: neglect! Il genitore narcisista è un genitore che, se da una parte può essere iperattento e oppressivo verso il figlio, d’altra parte può assolutamente disinteressarsene perché è assorbito dai propri piaceri dai propri interessi, dal lavoro e quindi trascurare il figlio. In realtà trascurarlo nelle sue esigenze emotive, esigenze che, peraltro, il narcisista trascura anche in sé, quindi avrebbe comunque difficoltà a gestirle. Quindi abbiamo ciò che chiamiamo “distanza prossimale”, ovvero il genitore c’è e non c’è: c’è fisicamente (paga le cose, firma gli assegni, …) però non c’è affettivamente. Quando il bambino ha bisogno di qualcosa di molto semplice come una carezza, un po’ d’attenzione, ecco che il genitore narcisista può ritenere i desideri affettivi del bambino una perdita di tempo, in realtà possiamo dire che il narcisista si difende da questa affettività che non fa parte del suo curriculum psicologico o non gli sa gestire e, peraltro, accrescono la sua rabbia narcisistica in quanto, come detto altrove, il narcisista invidia la capacità di affetto e di amare degli altri, nonostante la neghi e vive in quella che viene definita “la belle indifference”; cioè sembra che sia del tutto indifferente all’amore, non gliene frega niente, in realtà inconsciamente invidia moltissimo questa dimensione e quando la vede negli altri o la vampirizza o può avere delle reazioni di rabbia e di distacco.

Quinto punto: codipendenza. Una condizione non tipica del narcisismo che però ci dà la misura di come in tante patologie ci sia, in parte una condizione narcisistica soggiacente, ma di fatto, se non vogliamo usare termini clinici, c’è una condizione di assorbimento verso i propri bisogni, quindi un disinteresse per le necessità altrui, una scarsa empatia per quelli che sono i bisogni degli altri e un interesse che gli altri si dedichino a noi, al narcisista. Codipendenza quindi è quella del genitore che si aspetta che il figlio si curi di lui a vita. E’ normale che il genitore si aspetti l’assistenza del figlio ma, il narcisista in effetti ne fa una dimensione di oppressione e forzatura. Per cui non si tratta semplicemente di una cura o vicinanza che si presta al genitore nel corso della sua vita, ma è una dimensione sacrificale che il genitore chiede al figlio. Cosa succede a quest’ultimo? Succede che la vita del figlio viene meno nel senso che non diventa autonomo, non va incontro ad altre relazioni che non siano la relazione e l’assistenza verso i genitori. Per cui si va da quelle situazioni in cui si vive con il genitore, a quelle, soprattutto, in cui si assiste al collasso o alla negazione di altre relazioni d’amore perché significherebbe allontanarsi dal genitore. D’altronde il genitore narcisista casserebbe tutti i partner portati a casa dal figlio o dalla figlia, dicendo “Questo per te non va bene, quest’altro non va bene …”. Ciò che non va bene, in realtà, è la possibilità che i figli si allontanino dal genitore dimostrando quell’autonomia emotiva che, di fatto, il narcisista, che tanto sbandiera il suo Se grandioso e autonomo, intimamente e inconsciamente non ha. Perciò è una cosa accettabile per il narcisista trasformare i figli in schiavi della propria vita e dei propri desideri.

Non è che tutti i punti debbano coesistere, tuttavia è verosimile che in un quadro narcisistico soprattutto se severo, questi cinque punti si presentino tutti contemporaneamente. Mi raccomando, non improvvisatevi clinici ai vostri genitori o a genitori di altri perché è molto sgradevole giustamente per queste persone; se avete necessità di capire meglio una condizione che avete vissuto, contattatemi liberamente e vedremo di incontrarci. Un saluto e al prossimo video.

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