Quando sembra narcisismo ma non lo è

Vengo contattato da diverse persone circa le problematiche connesse al narcisismo e spesso queste persone tendono a definire narcisisti i partner passati o quelli con i quali hanno problemi. Questo succede per vari motivi: in effetti c’è una sovrainformazione rispetto a questo argomento e, a monte di alcuni soggetti che davvero hanno questo disturbo di personalità, molti altri non soddisfano i criteri diagnostici necessari per parlare di narcisismo. Ma quel è la differenza fra narcisismo e pseudonarcisismo?

Molte persone giudicano narcisista il partner semplicemente perché il partner è disinnamorato e il comportamento che una persona non più innamorata può avere verso il partner simula involontariamente, o meglio può essere confuso per chi non ha un occhio clinico, con un comportamento narcisistico in quanto si può osservare un certo grado di distacco, di freddezza affettiva che può essere fraintesa come scarsa empatia, tradimento, bugie e una pletora di segnali che possono essere confusi con il narcisismo. Come fare a distinguere il narcisismo con questo pseudonarcisismo? Tenuto conto che spesso, anche per una nostra quota narcisistica non accettiamo la verità più semplice, cioè: questa persona non è più innamorata di noi, non ci vuole più, e invece cerchiamo nell’altro una motivazione patologica per avere delle motivazioni più complesse che giustifichino l’abbandono che stiamo subendo. Ora, come ho detto in un altro video, il sintomo o caratteristica patognomica del narcisismo è l’incapacità di amare, di innamorarsi; per cui se il vostro partner ha una storia affettiva precedente a quella con voi ricca, gradevole e invece di voi non si riesce a innamorare, è poco empatico eccetera, già solo questo può fare pensare che il soggetto non sia narcisista ma che semplicemente abbia smesso di amare voi. Quindi abbiamo il fattore rabbia, ovvero la rabbia narcisistica.

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Una persona che ha smesso di amarci può avere atteggiamenti di distacco, insofferenza, fastidio ma la rabbia narcisistica a confronto è molto più feroce e soprattutto molto più svalutante, una rabbia che tende a schiacciare l’altra persona, ad umiliarla. La rabbia di chi ha smesso di amarci è più simile a un’insofferenza, a un distacco a una non voglia di frequentarci, la rabbia narcisistica è invece sempre proiettiva con elementi paranoidei, cioè ci butta addosso una serie di vissuti fortemente sgradevoli che ci fanno sentire male. Poi c’è il fattore legato all’empatia: il narcisista è una persona che ha un deficit empatico pervasivo non solo diretto a noi. Una persona che sa commuoversi con un film, con un libro, con gli animali, i bambini però nei nostri confronti si mostra fredda, è probabile che non sia narcisista ma solo disinteressata a noi. Questo in sintesi, naturalmente la cosa è più complessa di così. Senza voler tirare l’acqua al mio mulino, non è che dovete venire da me, però se avete il desiderio di comprendere la natura di una relazione che state vivendo sappiate che l’occhio clinico è insostituibile; non sostituitevi a un clinico nel voler fare diagnosi ad una persona la quale, peraltro, potrebbe pure essere infastidita dalla cosa. Ciò che spesso sfugge alle persone che mi consultano è che tanto più il partner è realmente narcisista, quanto più implicitamente la persona ammette una propria fragilità. Perciò non bramate così tanto nel vedere la patologia nell’altra persona perché in qualche modo, di riflesso potrebbe implicare una situazione di disagio in voi. Più state a lungo con una persona patologica, più di fatto in voi c’è una fragilità che dovrete indagare. Spero di aver chiarito a grandi linee la differenza fra narcisismo e pseudonarcisismo, in tutti i casi rifatevi ad un professionista qualificato nel caso voleste indagare questa dimensione.

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